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Mtb e rumori anomali: cause e soluzioni

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Tic tic, tac tac, cric cric, zing zing….

Ogni biker affronta frequentemente il problema di rumori anomali che compaiono sulla nostra mountain bike. Questi suoni fastidiosi e molesti interessano tutte le biciclette nonostante un montaggio accurato il quale non è sufficiente ad evitare questo tipo di inconvenienti.

L’acqua, il fango, la polvere, i ripetuti lavaggi o l’usura dei componenti sono i più comuni fattori della comparsa di rumori anomali che possono derivare dall’allentamento di alcuni componenti o dalla presenza di granelli di detriti, dal malfunzionamento di cuscinetti, dalla presenza di ruggine, dall’assenza di grasso o lubrificante asportato dall’acqua e dai solventi.

Comunemente non rappresentano un problema serio, facilmente risolvibile con un adeguato e specifico intervento, più raramente questi rumori possono essere sintomo di qualcosa di più importante, come una crepa del telaio o un componente che sta per cedere.

Pertanto è sempre meglio ricercare quale sia la loro causa ispezionando regolarmente e accuratamente tutti i componenti ed il telaio.

I rumori si possono manifestare con un’ampia varietà di suoni e con diversa modalità di insorgenza, ai quali corrisponde una precisa causa e una sede specifica. Tutto ciò ci può aiutare ad individuare il problema e porre quanto prima un definitivo rimedio. Alcuni esempi più comuni:

  1. cigolio (rumore di carrucola): pedali, ruota;
  2. scatto: serie sterzo, movimento centrale, ruota;
  3. scricchiolio (rumore di sedia rotta): telaio-snodi, sella e reggisella, movimento centrale, ruota libera;
  4. stridore (frenata treno): sistema frenante (pastiglie);
  5. strisciamento (affettatrice): sistema frenante (pinza, pastiglie, disco);
  6. ticchettio (orologio): movimento centrale, catena, deragliatore posteriore.

Non sempre può essere facile individuare da dove provenga un determinato rumore. Tra la nostra percezione del rumore e l’individuazione della sua sede di provenienza c’è un elemento che può indurre ad una difficile diagnosi: il telaio. Esso è composto da tubi vuoti pieni d’aria, dentro i quali il suono si propaga da un punto all’altro, di fatto funzionando da cassa di risonanza che rende a volte estremamente difficile a stabilire quale sia la sede del problema.

Pertanto quando udiamo un rumore fastidioso che proviene dalla nostra bicicletta non possiamo fare affidamento soltanto alle nostre sensazioni, bensì dobbiamo mettere in atto un’analisi sistematica dei componenti più propensi ad emettere cigolii o scricchiolii o altro ancora.

La prima cosa da fare è quello di capire da dove proviene il rumore, se dalla parte anteriore della bici (ruota anteriore, forcella, serie sterzo, manubrio, attacco) o se dalla parte posteriore (telaio, sella e reggisella, guarnitura, cassetta pignoni, mozzo posteriore, ruota posteriore), così da restringere il campo di ricerca ed intervenire successivamente con una adeguata soluzione. Non ci sono tecniche precise ma bisogna andare ad orecchio, magari facendoci aiutare da un amico che posizionandosi davanti o dietro di noi possa capire da quale zona il rumore provenga.

Generalmente i rumori dalla zona anteriore sono percepibili in discesa o quando si prende una buca o si supera un ostacolo, mentre quelli della zona posteriore si presentano di solito in salita, quando si spinge sui pedali o durante la pedalata fuori sella.

Descriviamo quali sono le più comuni e frequenti cause di insorgenza di rumori anomali, le loro caratteristiche sonore e come procedere alla risoluzione dei problemi.

A tal fine si allega un documento scaricabile qui, Mtb e rumori anomali: cause e soluzioni”, che indica la lista dei controlli da fare, andando a verificare nell’ordine i componenti che più spesso sono la causa di rumori. Buon lavoro!!!

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